Spesso si sente parlare di sistemi ibridi e, nella maggior parte dei casi, i dispositivi coinvolti all’interno di questa categoria sono proprio le pompe di calore: ma che cosa significa sistema ibrido e quali incentivi e agevolazioni sono previsti in questo momento? Ecco tutte le informazioni per conoscere il modo più green per riscaldare o raffrescare i nostri spazi interni, con un occhio sempre aperto non solo sull’impatto ambientale, ma anche su quello economico.

Che cos’è un sistema ibrido?

Per capire che cosa significhi avvalersi di un sistema ibrido, basterà analizzare in primo luogo il termine tecnico che lo descrive: l’aggettivo “ibrido”, infatti, va a indicare, a livello generale, che ci andiamo a confrontare con qualcosa che è composto da due parti o sezioni differenti. Visto che stiamo parlando del campo dell’energia, sarà molto logico comprendere che, con sistemi ibridi, ci riferiamo a una modalità composita per ottenere calore o fresco. Nella fattispecie, possiamo parlare, ad esempio, di caldaia a condensazione integrata con pompa di calore o con pannelli solari, fotovoltaici o termici. Questa dicitura appena espressa, poi, ci dovrebbe ricordare che, come deciso dallo Stato grazie alla Legge di Bilancio 2018 e al Conto Termico 2018 sostenuto da GSE, ovvero dal Gestore Servizi Energetici, sono previsti, per l’anno in corso, una serie di agevolazioni fiscali o di incentivi per gli utenti che decideranno di installare un sistema ibrido all’interno della propria abitazione. L’obiettivo? Produrre energia non soltanto attraverso una fonte non rinnovabile, come può essere il combustibile fossile che alimenta la nostra caldaia a condensazione, ma anche attraverso fonti rinnovabili come quelle che sono interessate nel funzionamento di pompe di calore e pannelli solari.

Pompe di calore e pannelli solari: come funzionano?

Con ogni probabilità, alla domanda “che cos’è una caldaia” spesso la risposta arriva facilmente, in quanto tutti gli utenti, tranne rare eccezioni, si saranno trovati almeno una volta di fronte al proprio dispositivo di riscaldamento, o per visionarne il funzionamento o per seguire le operazioni di pulizia e di manutenzione del personale tecnico. Una caldaia, detto in maniera molto semplice, riscalda acqua grazie a una fonte combustibile, più comunemente gas metano: l’acqua riscaldata, poi, viene fatta confluire all’interno dei radiatori o dei tubi del riscaldamento a pavimento, fino a raggiungere la zona sanitaria. L’aggettivo “a condensazione” aggiunge un plus a questo sistema di riscaldamento, poiché sfrutta l’energia termica data dalla condensazione dei fumi di scarico, riutilizzandone il calore per riscaldare l’acqua in entrata. Il risparmio energico è cospicuo e permette alla caldaia di funzionare a temperature più basse, con minore sprechi su tutti i livelli di consumi. Se le caldaie a condensazione funzionano grazie a fonti non rinnovabili, questo non si può dire per le pompe di calore, che “prelevano” energia dall’aria dell’ambiente esterno o dall’acqua di falda e che, grazie a un liquido refrigerante opportunamente condensato e compresso, riescono a cedere calore o fresco all’interno del nostro ambiente domestico. Infine, i pannelli solari, come dice anche la parola, si avvalgono dell’energia radiante e termica del sole: i pannelli fotovoltaici produrranno corrente elettrica, convertendo l’energia luminosa, mentre quelli termici ne sfrutteranno l’energia per riscaldare il liquido refrigerante presente all’interno dei dispositivi che, a sua volta, cederà calore all’acqua per gli impianti domestici e la zona sanitaria.

Come funzionano i sistemi ibridi?

Ora che abbiamo spiegato il funzionamento dei vari dispositivi coinvolti, possiamo intuire come possa funzionare un sistema ibrido: una caldaia integrata con pompa di calore o con pannelli solari, dunque, sarà supportata da due tipi di energia, rinnovabile e non rinnovabile, permettendo di passare dall’una all’altra a seconda delle esigenze. Se, per esempio, le condizioni atmosferiche esterne risultano troppo rigide per permettere alla pompa di calore di prelevare energia da aria e acqua o se i pannelli solari non hanno accumulato sufficiente calore solare per il riscaldamento dei liquidi, allora subentrerà il dispositivo a combustibile fossile, garantendo una funzionalità piena del sistema, sì, ma sfruttando maggiormente un’energia pulita e ottimizzando i consumi.

Sistemi ibridi e agevolazioni: che cosa prevedono?

Come abbiamo accennato poco sopra, anche i sistemi ibridi prevedono importanti agevolazioni, permettendo a chi volesse avvalersene di preservare non solo l’ambiente, ma anche il proprio portafogli. Per quanto riguarda gli Ecobonus 2018, per esempio, ovvero le detrazioni fiscali che prevedono uno sconto Irpef o Ires per gli interventi di riqualificazione energetica della casa, è possibile usufruire della massima percentuale di detrazione, ovvero quella del 65% in caso, appunto, di sostituzione di impianti di riscaldamento invernale con sistemi ibridi che prevedano pompe di calore integrate con caldaia a condensazione. Passando, poi, al Conto Termico, ovvero agli incentivi supportati dal GSE, troviamo la stessa identica casistica: la percentuale di agevolazione, come si legge sul sito ufficiale, è, anche in questo caso, del 65%, questa volta riferita a sistemi ibridi a pompe di calore e a pannelli solari termici.

In caso di interessamento riguardo l’installazione di impianti ibridi, è possibile richiedere un consulto tecnico e un sopralluogo per valutare la soluzione migliore per la vostra casa.